Miglioro il mio 2° pilastro con un riscatto
Il suo certificato di previdenza personale indica le sue eventuali lacune contributive. Tali lacune possono essere diverse in base alla cassa pensione, poiché il piano previdenziale e il suo salario annuale possono variare a seconda degli impieghi svolti. Versando dei contributi volontari alla cassa pensioni, ha la possibilità di aumentare il suo avere di vecchiaia e di conseguenza le sue prestazioni. Per ragioni fiscali, si consiglia di distribuire il potenziale di riscatto su diversi anni. I riscatti volontari sono deducibili dal reddito imponibile. Prima di effettuare il primo riscatto, compili il formulario “ Domanda di calcolo del potenziale di riscatto” e lo invii alla persona di contatto della cassa pensione.
Si prega di notare che il suo avere nella cassa pensione è bloccato per tre anni dopo un riscatto: ciò significa che, nei tre anni successivi al riscatto, non è possibile accedere a prelievi anticipati PPA o quote di prestazioni prese come capitale al momento del pensionamento.
No, deve prima rimborsare l’intero prelievo anticipato PPA prima di poter effettuare dei nuovi riscatti. I riscatti volontari sono consentiti e deducibili dalle imposte sul reddito solo dopo il rimborso del prelievo anticipato PPA.
Se sceglie il pagamento delle sue prestazioni sotto forma di rendita di vecchiaia al momento del pensionamento, è possibile pagare un riscatto volontario fino all’ultimo momento prima della pensione. In caso di prelievo sotto forma di capitale, quest’ultimo resta bloccato per tre anni dopo un riscatto. La tempistica dei riscatti deve quindi essere pianificata con precisione.